Statistiche web Una medicina gentile per il fine vita - Centro Menotti Bassani

Una medicina gentile per il fine vita

RISULTATI CUSTOMER SATISFACTION DIPENDENTI E COLLABORATORI 2024
20 Febbraio 2025
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Una medicina gentile per il fine vita

laboratorio sulla medicina gentile e fine vita

laboratorio sulla medicina gentile e fine vita

Il concetto di “medicina gentile” si sta affermando in tutti gli ambiti di intervento medico come uno sguardo di particolare attenzione alla persona malata, alla tipologia di cure, al contesto scientifico e umano contro i rischi di ridurre le cure a meri trattamenti farmacologici o tecnologici privi di sostanza umana. Tale ripensamento è ancora più rilevante e necessario quando le cure non sono più rivolte a combattere la malattia, ma riguardano il fine vita, con la finalità di alleviare sintomi e stati di sofferenza.

Questo sguardo diverso sulle attività cliniche per il fine vita non può essere disgiunto da riflessioni etiche e giuridiche che sono analogamente definite “gentili”. Un’etica e un diritto gentili fanno riferimento a un approccio di mitezza e delicatezza nel pensare, formulare e applicare le regole collegate alle relazioni di cura e ai rapporti umani e professionali che si intrecciano nell’ambito sanitario dedicato al fine vita.

Muovendo dai bisogni e dalle fragilità di tutti i soggetti coinvolti nelle delicate interazioni che accompagnano la fine della vita – le persone malate e i loro familiari, il personale medico, infermieristico, amministrativo, i volontari – l’Hospice della Fondazione Menotti Bassani propone uno spazio di riflessione e dialogo con l’intenzione di costruire insieme, studiosi, professionisti e cittadini, un “laboratorio” per condividere conoscenze, pratiche, esperienze e storie.

I relatori, medici palliativisti, bioeticisti, filosofi morali, esperti di diritto e di mediazione, comunicatori, esperti di istituzioni amministrative, presenteranno temi e problemi legati al fine vita nella prospettiva di una rinnovata gentilezza e attenzione umana per ogni vita, fino a quando c’è vita.

Il laboratorio “Una medicina gentile per il fine vita” si articolerà in sette incontri a cadenza settimanale, da giovedì 8 maggio a giovedì 19 giugno, dalle 15 alle 18. Inoltre è disponibile fin da subito una repository dove poter consultare articoli e pubblicazioni inerenti ai temi trattati. Per richiedere l’accesso alla repository indicalo nel form di iscrizione oppure manda una email a mattia.marzaro@menottibassani.it

Corrado Viafora

Corrado Viafora ha fondato e diretto il Gruppo di ricerca “Filosofia Morale e Bioetica”, attivo presso il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università degli studi di Padova, dove ha insegnato come professore ordinario.  Sulla base della piena continuità epistemologica con la Filosofia Morale, la sua ricerca si è occupata e si occupa sia di tematiche di natura fondativa, che applicativa e metodologica. Si riferisce alle tematiche di natura fondativa la ricerca sviluppata sui Fondamenti filosofici della bioetica, cui ha dedicato Introduzione alla bioetica (Milano, 2006). Si riferisce alle tematiche di natura applicativa e metodologica la ricerca sviluppata sulle Teorie dell’argomentazione bioetica, sulle Teorie e Metodi della Bioetica Clinica e sulle Pratiche deliberative all’interno dei Comitati etici in sanità. A queste tematiche ha dedicato Clinical Bioethics. A Search for the Foundations (Dordrecht, 2005). Dal 2001 al 2012 ha diretto presso FrancoAngeli la Collana “Scienze Umane e Sanità”. Presso la stessa casa editrice dirige dal 2012 la collana “Studi e Ricerche di Bioetica e Scienze Umane”. Ha diretto per più di vent’anni il Corso di perfezionamento in bioetica, un programma di formazione postlaurea rivolto in particolare ai professionisti della salute. Insieme a Enrico Furlan e Silvia Tusino ha curato Questioni di vita. Un’introduzione alla bioetica (Milano, 2019). Di recente ha pubblicato La cura e il rispetto. Il senso della bioetica clinica (Milano, 2023). Il libro ricostruisce le acquisizioni maturate in un trentennio di frequentazione di alcuni contesti che si sono rivelati particolarmente significativi per comprendere l’esperienza morale della pratica clinica e impostare un approccio in grado di intrepretarla.

Kathrin Ohnsorge

Kathrin Ohnsorge è ricercatrice presso l’Hospiz im Park, Hospital for Palliative Care, di Arlesheim. E’ stata assistente di ricerca in etica delle bioscienze presso l’Università di Basilea (Svizzera) e presso l’Ufficio Federale svizzero di Sanità Pubblica svizzero. Da molti anni si occupa di bioetica. Dopo la laurea in Filosofia presso l’Università di Basilea (Svizzera), ha conseguito lo European Master in Bioethics e il Dottorato di ricerca presso  la Vrije University Amsterdam. Ha pubblicato numerosi lavori su riviste Internazionali sui temi del fine vita ed è coautrice del volume “The patients’ wish to die” (Oxford University Press, Oxford 2015).

Mariassunta Piccinni

Mariassunta Piccinni è Professoressa associata in Diritto privato presso il Dipartimento di Scienze politiche, giuridiche, e studi internazionali (SPGI, Università di Padova). é coordinatrice dell’Osservatorio “Per un diritto gentile nelle relazioni di cura” (www.dirittogentile.it). Insegna Istituzioni di diritto privato e Biodiritto. É membro del Comitato etico per la pratica clinica dell’Istituto Oncologico Veneto (I.O.V.) di Padova e del Comitato etico della S.I.A.A.R.T.I. La sua attività di ricerca riguarda in particolare il diritto privato, il biodiritto ed il diritto alla salute, con particolare attenzione alla tutela dei diritti delle persone in condizioni di vulnerabilità.

Luciano Orsi

Luciano Orsi (Piacenza 1954), medico, è stato Responsabile della Terapia Intensiva e del DEA e poi Direttore della Rete di Cure Palliative dell’Ospedale Maggiore di Crema; Direttore della SC e del Dipartimento Cure Palliative della AO Carlo Poma di Mantova; dal Luglio 2011 al Febbraio 2025 è stato Direttore della Rivista Italiana di Cure Palliative e della Comunicazione SICP; dal 2016 al 2020 è stato Vicepresidente della Società Italiana di Cure Palliative. È membro dell’Associazione Per un Diritto Gentile e della Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili (Pontificio Consiglio per la Cultura).

Francesca Colombo

Francesca Colombo è giurista d’impresa specializzata in relazione pubbliche e in business administration. Dopo la laurea nel 2000 in Giurisprudenza ha lavorato come collaboratore amministrativo in ASL Cremona e in AO Treviglio Caravaggio. Nel 2020 ho collaborato con l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo come data manager operando all’interno del Clinical Trial Center nell’UOC Ricerca Innovazione e Brand Reputation e con l’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Attualmente lavora per la Direzione del Distretto Cremasco dell’ASST di Crema e segue i procedimenti deliberativi per il settore socio-sanitario e collabora nella fase di attuazione del PNRR e del DM 77/2022.

Ilaria Stoppa

Ilaria Stoppa è una comunicatrice scientifica con esperienza nell’ideazione e progettazione di attività interattive per adulti e ragazzi. Collabora con diversi enti sul territorio piemontese con cui realizza eventi, laboratori e mostre a tema scientifico. È laureata in biotecnologie mediche e ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste.

Maria Antonietta Foddai

G. Maria Antonietta Foddai è professoressa ordinaria di Filosofia del Diritto presso l’Università degli studi di Sassari, dove insegna “Filosofia del Diritto”, “Mediazione e Conciliazione” e “Giustizia riparativa”. Dal novembre 2024 è Presidente del Corso di Laurea magistrale in Giurisprudenza. Dal maggio 2021 è Delegata del Rettore per il Piano di Eguaglianza di Genere (GEP). Dal 2014 è Direttrice del Centro Universitario di Mediazione dell’Università di Sassari. Componente del Comitato direttivo del Centro interdisciplinare studi di genere A.R.G.I.N.O. (Advanced Research on Gender Inequalities and Opportunities) dell’Università degli studi di Sassari. È componente della giunta della Scuola dottorale di “Scienze Giuridiche dell’Università di Sassari. Fa parte del Comitato scientifico della collana editoriale “Lex Naturalis. Classici del diritto naturale moderno”, Wolter Kluwer Italia- Cedam. Componente del comitato scientifico dell’Istituto de resolucion de conflictos (IRC) dell’Università di Castilla La Mancha, componente del comitato scientifico del laboratorio “Formamentis” dell’Università di Firenze. Componente del Comitato scientifico di Systasis, Centro per la prevenzione e gestione dei conflitti ambientali. È membro del comitato di redazione della rivista “Anuario de mediación” dell’Università Complutense di Madrid, della rivista “Diritto e Storia”, componente del comitato scientifico della rivista “L’Ircocervo”. Ha svolto programmi di ricerca presso università straniere (Université de Montreal – Universitad Complutense de Madrid – Universidad de Cantabria). Suoi campi di ricerca: Modelli di responsabilità; la filosofia di Hans Jonas; accesso alla giustizia; metodi extragiudiziali di composizione delle controversie; modelli di giustizia. Ultimi lavori pubblicati: “Michel Villey e il significato ‘autentico’ della responsabilità” (2024), in Jus, 2024, n.6, 54-73; “Hans Jonas” (2024), in Gazzolo T., Pietropaoli S.(a cura di), Manuale di Filosofia del diritto, Mimesis; “Accabadora. Dimensioni tacite del diritto e opera letteraria” (2023), in Teoria critica e regolazione sociale, 2023, n.2; “Il desiderio di giustizia” (2023), in Berti F., Ciscato, C., Ferronato M., (a cura di) “Il desiderio tra diritto e politica”, Wolters Kluwer; “Responsabilità e incertezza. Antichi significati e nuovi modelli” (2023) in Pelliccio, F., Pucci L., (a cura di) “Ethos/Nomos. La responsabilità nell’agire umano tra coscienza individuale e legge universale, Aracne.

Stefania Operto

Stefania Operto, sociologa, esperta di metodi e tecniche della ricerca sociale. Da sempre interessata allo studio della comunicazione come forma di interazione sociale, da oltre vent’anni svolge attività di ricerca libero-professionale presso organizzazioni pubbliche e private. Attualmente insegna presso l’Università degli Studi di Genova e il Master in Comunicazione della Scienza della Sissa di Trieste.